venerdì 30 marzo 2012

L'istinto animale e la partenza verso la libertà

Richard Adams, La Collina dei Conigli, BURexploit, Milano 2010, pp. 23-24

I conigli, s'intende, non hanno un'idea precisa del tempo, della puntualità. A tal riguardo essi somigliano molto ai primitivi, cui spesso necessitano parecchi giorni per radunarsi, a qualche scopo, e poi diversi altri prima di mettersi in moto. Fra costoro, prima che riescano ad agire insieme, occorre che si stabilisca una specie di flusso telepatico, fin al punto in cui tutti si rendano conto d'essere pronti a partire. Chiunque abbia osservato, ai primi freddi d'autunno, le rondini e i rondoni radunarsi sui fili del telefono, cinguettare, compier voletti, soli o a piccole squadriglie, verso i campi coperti di stoppie, poi tornare e formare delle file, via via più lunghe, sopra i viali che vanno ingiallendo - centinaia di singoli uccelli che si vanno congregando e amalgamando, con gioia crescente, in grandi frotte, e le varie frotte quindi, disordinatamente, s'uniscono a creare un unico, enorme e inquieto stormo, folto al centro e sbrindellato agli orli, che di continuo si rompe e si riforma come le onde o le nuvole - fino al momento in ci la maggior parte (ma non tutti) capiscono che il momento è giunto : ecco che partono, ecco che è cominciata un'altra volta la grande migrazione verso sud, cui molti non sopravviveranno; chiunque abbia visto questo, ha visto all'opera quel flusso che scorre fra creature le quali si ritengono, in primo luogo, parti d'un gruppo (e solo in via secondaria, se pur affatto, singoli individui) e che da tale flusso vengono fuse insieme, ricevendone l'impulso ad agire, senza cosciente volontà o pensiero [...]